Classe di merito assicurazione auto: come funziona e quando puoi perderla

Concetto di assicurazione auto: uomo in abito elegante protegge con le mani un’icona luminosa di automobile, su sfondo scuro sfocato.

Cos’è questa famosa “classe di merito”?

Chiunque abbia stipulato almeno una volta una polizza RC auto l’ha vista comparire tra i dettagli del contratto: classe di merito CU (che sta per “classe universale”). Ma cosa significa davvero? E soprattutto, perché è così importante?
La classe di merito è un sistema di valutazione che serve alle compagnie per stabilire quanto sei “affidabile” alla guida. In pratica, è un punteggio che sale o scende in base alla tua storia assicurativa: meno incidenti fai, più vieni premiato. Più incidenti provochi, più rischi di tornare indietro.

Come funziona davvero?

Tutti partono dalla classe 14, che è quella iniziale. Ogni anno, se non fai incidenti con colpa, scendi di una classe (quindi la 13, poi la 12, e così via) e paghi un premio via via più basso. Al contrario, se causi un sinistro e vieni considerato responsabile, salti di due classi in su.
Un incidente può farti passare dalla CU 8 alla 10 in un attimo, con un aumento anche importante del premio annuale.
Questo sistema si chiama Bonus-Malus: premia chi non causa sinistri (bonus) e penalizza chi li provoca (malus). È il modo che le assicurazioni hanno per modulare i costi in base al comportamento reale degli automobilisti.

Quando puoi perderla?

Qui arriva la parte meno nota, ma molto importante. La classe di merito non è per sempre. Puoi perderla in almeno due situazioni:

  • Se stai troppo tempo senza assicurazione: se lasci l’auto ferma per più di 5 anni senza avere una polizza attiva, la normativa prevede che la classe venga azzerata, ripartendo dalla 14 come un neopatentato.
  • Se cambi tipo di veicolo: la classe di merito è legata all’auto e al tipo di contratto. In alcuni casi, passando ad esempio da un’auto privata a un’auto aziendale, o da moto ad auto, non potrai trasferirla automaticamente.

C’è anche un’altra possibilità: non comunicare correttamente i sinistri alla compagnia o tentare di aggirare il sistema. In questi casi, oltre a perdere la classe di merito, rischi anche la rescissione del contratto e l’obbligo di sottoscrivere una polizza più costosa e penalizzante

La Legge Bersani ti può aiutare (ma con limiti)

Una delle opzioni più conosciute per non partire dalla classe 14 è sfruttare la Legge Bersani: permette a un neopatentato o a un nuovo veicolo di ereditare la classe di merito di un familiare convivente.

Ma attenzione: la legge si applica solo a nuove polizze su veicoli appena acquistati e in ambito familiare.
Inoltre, la CU ereditata non si comporta esattamente come quella “vera”: in alcuni casi, le compagnie applicano comunque un premio più alto, proprio perché il sistema percepisce il guidatore come meno “rodato”.

Attenzione ai cambi di compagnia

Un altro errore comune è pensare che cambiando assicurazione si perda la classe di merito.

In realtà, non è così. La tua CU è universale e viene tracciata dal sistema ANIA (l’associazione delle assicurazioni). Quando chiedi un nuovo preventivo, la nuova compagnia verifica automaticamente la tua classe di merito pregressa.
Ma se ci sono incongruenze nei dati o non risulti tra gli intestatari della vecchia polizza, potresti avere problemi nel mantenerla. Ecco perché è sempre bene controllare con attenzione le intestazioni e le informazioni presenti nel contratto.

In sintesi

La classe di merito è uno strumento fondamentale per determinare quanto paghi ogni anno di assicurazione. Più è bassa, più risparmi. Ma va anche protetta, perché in alcune situazioni rischi di dover ripartire da zero.
Se non sei sicuro della tua classe attuale o vuoi capire come non perderla, Unisind può aiutarti a fare chiarezza e scegliere la soluzione migliore con le garanzie Unipol. Perché guidare con serenità non dipende solo da come tieni il volante, ma anche da come gestisci la tua assicurazione.

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