Come contestare la perizia dell’assicurazione?

dettaglio di due mani dove una sta per firmare una perizia assicurativa

Hai subito un danno, hai fatto tutto ciò che era necessario per aprire il sinistro, ma quando ricevi la perizia dell’assicurazione, qualcosa non torna.
L’importo riconosciuto ti sembra troppo basso, alcune voci sono state escluse, oppure la ricostruzione dell’evento non corrisponde alla realtà dei fatti.
In questi casi, contestare la perizia dell’assicurazione è un tuo diritto, e può fare la differenza tra un risarcimento insoddisfacente e il giusto riconoscimento del danno subito.
In questo articolo ti spieghiamo quando e come è possibile contestare una perizia assicurativa, quali sono i passaggi da seguire, e ti presentiamo un esempio pratico per aiutarti a orientarti meglio.

Cosa significa contestare una perizia assicurativa

La perizia assicurativa è il documento redatto da un tecnico incaricato dalla compagnia per valutare l’entità del danno e stabilire l’importo dell’eventuale risarcimento.
Può trattarsi di un perito per un incidente stradale, un danno alla casa o un sinistro aziendale.
Contestare la perizia significa non essere d’accordo con le conclusioni dell’assicurazione, sia in termini di ricostruzione dell’evento che di stima economica.

È una procedura del tutto lecita e prevista nei contratti assicurativi, che può essere avviata da chiunque ritenga che il danno non sia stato valutato correttamente.

Quando è possibile contestare una perizia

Puoi decidere di avviare una contestazione quando:

  • La somma proposta per il risarcimento è inferiore rispetto al reale valore del danno
  • Alcuni danni evidenti non sono stati riconosciuti o valutati correttamente

È importante muoversi rapidamente, meglio se entro pochi giorni dalla ricezione della perizia.
Anche se non esiste un termine unico valido per tutte le situazioni, agire tempestivamente aiuta a evitare complicazioni.

controllo di una perizia assicurativa che non convince

Vediamo un esempio pratico

Immagina di subire un danno importante alla tua abitazione a causa di una forte infiltrazione d’acqua proveniente dall’appartamento sopra il tuo.
Apri il sinistro con l’assicurazione e il perito effettua il sopralluogo. Dopo qualche settimana ricevi la perizia: ti vengono riconosciuti solo 800 euro per la tinteggiatura dei soffitti, ma nessun rimborso per il parquet gonfiato e per il mobile rovinato dalla macchia d’umidità.
Tu però sai bene che la sostituzione del pavimento danneggiato e del mobile ti costerà almeno il doppio.
In questo caso, contestare la perizia è più che legittimo: ti permette di chiedere una rivalutazione del danno e, se necessario, presentare una perizia di parte con le tue osservazioni e i preventivi corretti.

Come procedere per contestare la perizia

Il primo passo da fare è comunicare formalmente all’assicurazione il tuo disaccordo con la perizia ricevuta. È consigliabile inviare una PEC o una raccomandata A/R in cui esprimi le tue motivazioni in modo chiaro e documentato.
Nel frattempo, puoi incaricare un perito di parte, ovvero un tecnico indipendente che effettuerà una nuova valutazione del danno. Il suo compito sarà quello di redigere una contro-perizia e avviare un confronto con il perito nominato dall’assicurazione.
Se non si arriva a un accordo tra i due periti, il contratto prevede quasi sempre la nomina di un terzo perito super partes, scelto di comune accordo tra le parti.
Questo procedimento prende il nome di collegio peritale ed è l’ultimo passaggio prima di eventuali vie legali.

I costi della perizia di parte: vale la pena?

Una delle domande più frequenti riguarda i costi della perizia di parte. Va detto che si tratta di un servizio a pagamento, con tariffe che variano in base alla complessità del danno e al tipo di consulenza.
Tuttavia, il costo può essere ampiamente giustificato se permette di ottenere un risarcimento corretto e proporzionato.
Molti professionisti permettono di richiedere una consulenza preliminare gratuita, utile per capire se ci sono i margini per una contestazione fondata.
Anche in questo caso, rivolgersi a persone competenti può fare la differenza.

Contestazione e tempo: perché non aspettare

Rimandare la contestazione può portare a due rischi:

  • L’assicurazione considera accettata la perizia dopo un certo periodo di silenzio (in alcuni casi 30 giorni)
  • Potrebbero intervenire prescrizioni contrattuali o legali, che rendono più difficile far valere i propri diritti

Per questo è importante reagire subito appena si ha la sensazione che qualcosa non sia stato valutato in modo equo.

In sintesi

Contestare la perizia dell’assicurazione non è un gesto di sfiducia, ma un diritto a difendere i propri interessi quando ci si sente penalizzati. Con il giusto supporto e documentazione, è possibile ottenere una valutazione più equa del danno e un risarcimento adeguato.

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